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INCENTIVARE RICERCA DI BASE ED APPROCCI INTERDISCIPLINARI DELLA RICERCA

          L’evoluzione del sistema della ricerca nazionale e internazionale richiede sempre più spesso di costituire
          aggregazioni con massa critica significativa, sia per affrontare sfide scientifiche e tecnologiche ambiziose,
          sia per costruire partenariati capaci di partecipare con successo a iniziative e bandi competitivi.

          Accanto  a  un  maggiore  coordinamento  interno  all’Ateneo,  la  strada  maestra  è  quella  di  rafforzare  o
          costruire collaborazioni e sinergie a lungo termine con enti e soggetti di ricerca nazionali e internazionali,
          anche puntando a vere e proprie alleanze strategiche. In alcuni esempi, come nel caso del CNR, si può far
          leva su collaborazioni già esistenti e strutturate per rafforzarle, valutarne la estensione ad altri campi e
          progettare iniziative congiunte di ampio respiro.

          Un analogo impegno va sviluppato nei confronti di tutti i soggetti del territorio che sono interessati alla
          ricerca, in un’ottica di ‘terza missione’ (e in stretta collaborazione con le strutture di Ateneo preposte) ma
          anche nella prospettiva di vere e proprie collaborazioni e sinergie strategiche di ricerca.

          Uno dei messaggi più forti della pandemia di COVID-19 è l’importanza sociale della ricerca di base. Come
          sottolineato da editoriali nelle riviste scientifiche più prestigiose, la ricerca di base si è  dimostrata un
          patrimonio di conoscenze nelle quali la società ha potuto trovare in tempi brevi soluzioni  efficaci  alla
          situazione di emergenza, e va quindi considerata una infrastruttura critica della società contemporanea.
          Questo  ruolo  è  sottolineato  dalla  centralità  in  Horizon  Europe  dell’eccellenza  nella  ricerca  di  base,
          evidenziata dal netto aumento dello sforzo finanziario dedicato al programma ERC, e alla creazione di un
          analogo programma italiano già a partire dal 2021.
          Altro aspetto chiave della ricerca è il ruolo centrale degli aspetti interdisciplinari. In questo campo spicca
          il ruolo centrale che hanno in Horizon Europe le cosiddette “mission” basate su alcuni cluster: Health;
          Culture, creativity and inclusive society; Civil security for society; Digital, industry and space; Climate,
          Energy and mobility; Food, bioeconomy, natural resources, agriculture and environment. Per ognuno di
          questi vengono proposte delle aree di intervento che coprono moltissimi aspetti che possono essere studiati
          da discipline diverse, sottolineando come la ricerca debba relazionarsi ai bisogni dei cittadini con chiara
          visibilità e impatto forte.

          La “missione” consiste in un portafoglio di azioni interdisciplinari per raggiungere un obiettivo chiaro,
          deciso e motivante e che abbia un forte impatto sulla società. Anche i 17 obiettivi definiti dalle Nazioni
          Unite contribuiscono a individuare possibili linee di ricerca per tutti i ricercatori e le ricercatrici, e il PNRR
          propone  macro-temi  transdisciplinari  che  rispecchiano  e  contestualizzano  le  missioni  europee  alle
          caratteristiche italiane.

          Unimore ha caratteristiche multidisciplinari, che si prestano non solo alla partecipazione con gruppi di
          ricerca “verticali” che collaborano con reti internazionali, ma potrebbe proporre anche progetti ampi e
          raccogliere  attorno  alle  competenze  presenti  una  cordata  per  la  partecipazione  a  bandi  importanti  e
          significativi avendo anche un ruolo di coordinatore.

          Le azioni per raggiungere questi obiettivi sono:
            a.  Incrementare la dotazione di Ateneo per la ricerca, coinvolgendo anche altri finanziatori.
            b.  Riorganizzare il Fondo di Ateneo per la Ricerca (FAR) per incrementare la ricerca dipartimentale,
                per consolidare la dotazione strumentale e per stimolare la capacità progettuale internazionale e
                trans-disciplinare.
            c.  Potenziare le infrastrutture di ricerca interdipartimentali, quali Centro Interdipartimentale Grandi
                Strumenti  (CIGS)  e  Centro Servizi Stabulario Interdipartimentale  (CSSI),  per offrire  a tutti i
                gruppi di ricerca facilities di accesso comune dotate delle tecnologie più avanzate.
            d.  Incentivare  la  partecipazione  a  reti  e  tavoli  internazionali  attraverso  la  facilitazione  nel


             Unimore – Piano Strategico 2020-2025                                                          21
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