Page 25 - Bilancio di genere 2021
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Figura C. 3.c - Distribuzione per genere e regime d’impiego (2020)






















             Fonte: nostre elaborazioni su dati http://dati.ustat.miur.it/dataset/dati-per-bilancio-di-genere

             Posto  pari  a  100  il  totale  delle  donne  occupate  in  UNIMORE  come  personale  tecnico
             amministrativo si nota una maggiore incidenza rispetto agli uomini occupati in UNIMORE
             nel part-time maggiore del 50% una percentuale che si riduce rispetto agli anni precedenti
             (Figura C.3.c). A fronte della maggiore presenza di donne nella modalità di lavoro part-time
             per più del 50% potrebbe essere presente la maggiore responsabilità nel lavoro di cura. Un
             dato corroborato da altri dati riguardanti la fruizione delle misure di conciliazione per genere
             ed età, da cui emerge una preferenza delle donne per forme di part time orizzontale piuttosto
             che  verticale  nel  caso  di  part  time  maggiore  del  50%,  mentre  tra  gli  uomini  la  scelta
             privilegiata è sempre quella del part time verticale, sia esso minore, uguale o maggiore del
             50%.

             Sono pochissime le richieste di part-time da parte di donne con meno di 40 anni, ossia in
             corrispondenza di una fascia di età in cui potrebbe essere maggiore il carico di lavoro di
             cura per la presenza di figli piccoli. La maggioranza delle richieste di part-time è invece tra
             i 40 e i 60 anni e quindi evidentemente da attribuire ad altra causa. Una possibile ipotesi è
             che le misure di supporto alla genitorialità siano percepite come sufficienti e compatibili con
             il regime del tempo pieno, mentre oltrepassata la soglia d’età dei figli per cui esistono tutele
             o sono maggiormente presenti servizi a tempo pieno, ed in concomitanza con esigenza di
             assistenza a genitori anziani e/o nipoti o figli frequentanti scuole non a tempo pieno, le donne
             tendano  più  degli  uomini  ad  optare  per  un  regime  di  part-time  per  esigenze  di  cura  in
             mancanza di altri servizi di cura disponibili.
             Per quanto riguarda l’andamento dell’impiego di lavoro agile, esso ha rappresentato per
             l’anno 2020 la misura di conciliazione largamente più fruita in seguito alla pandemia da
             COVID-19,  arrivando  a  coinvolgere  oltre  il  70%  del  personale  PTA  totale  (a  tempo
             indeterminato e determinato) nell’arco dell’anno 2020. Nello specifico, nel Novembre 2020,
             le percentuali di PTA in lavoro agile sono circa il 61% per gli uomini ed il 75% per le donne.

             Riguardo la fruizione dei congedi parentali e permessi nel 2020 in base alla L.104/1991 per
             genere nel PTA, emerge che la maggioranza di congedi e permessi, di ogni tipologia, è
             richiesta dalle donne (in media l’82% contro il 18%). Il divario tra queste percentuali, tuttavia,
             è  influenzato  dalla  ripartizione  stessa  del  personale  per  genere  che  vede  una  maggior
             presenza di donne tra il PTA (71% donne vs. 29% uomini).


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