Page 8 - Il restauro del Teatro Anatomico
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mento di Anatomia a Francesco Mare- all’interno dell’Ospedale nel Teatro
scotti. Da quanto si è detto risulta chiaro Anatomico dove tutt’ora si trova e che
come nel settecento l’insegnamento di era composto da un porticato, un atrio
Anatomia comprendesse due parti, una che dava adito alla torre ottagonale co-
teorica che si svolgeva in aula ed una stituente il Teatro vero e proprio.
pratica che si svolgeva durante la disse- Il Teatro Anatomico, costruito in legno
zione su cadavere. entro la fabbrica in muratura fu idea-
Nel 1749 gli studenti di Medicina rivol- to dallo stesso Scarpa a ispirazione di
sero una nuova petizione ai Conservato- quello di Fabrizio di Acquapendente
ri “per avere qualche cadavero dall’O- che aveva visto a Padova, giudicandolo
spitale” e un luogo dove effettuarne la il migliore esistente. L’insegnamento di
I busti di Jacopo Berengario e Gabriele Falloppia dissezione. Due giorni dopo i Priori del- Scarpa comprendeva ogni anno l’intero
nell’atrio del Teatro Anatomico la S. Unione cioè i dirigenti dell’Ospe- Corso di Anatomia, mentre in altre Uni-
dale accolsero la richiesta concedendo versità il corso annuale delle lezioni era
un luogo in ambito ospedaliero dove “si limitato a un terzo della materia.
potranno incidere li cadaveri dell’Ospi- Chiamato a Pavia Antonio Scarpa nel
tale istesso e su di quei fare le lezioni 1797 l’insegnamento di Anatomia fu
Annotomiche”. dato a Michele Araldi e successivamen-
Con la riforma attuata da Francesco III te a Santo Fattori.
nel 1772, lo Studio Pubblico divenne Conclusosi con la Restaurazione de-
Università Estense e l’insegnamento di gli Estensi il travagliato periodo 1796-
Anatomia fu affidato a un Professore 1814, l’Università di Modena riprese
Ordinario e ad altro Professore Ordina- vita e con Francesco IV si ampliarono
rio l’insegnamento di Chirurgia che fino il locali adibiti all’insegnamento dell’A-
a quel tempo erano riunite come lo erano natomia con l’innalzamento di un nuovo
ancora in altre Università Italiane; tutta- piano all’edificio del Teatro Anatomico
via tali prescrizioni non vennero seguite assegnando parte dei locali al Museo
perché ad Antonio Scarpa fu affidata la di Anatomia; i lavori terminarono nel
Cattedra di “Anatomia e Chirurgia”. 1818.
La riforma di Francesco III apportò nu- A Santo Fattori successe Domenico Bi-
merose modifiche nella struttura dell’in- gnardi, per sua iniziativa si cominciò
segnamento universitario dando anche nel 1822 l’ordinamento delle sale del
all’Università di Modena una nuova sede museo. La cattedra successivamente
che prevedesse anche la costruzione di fu affidata a Giuseppe Generali e quin-
un Teatro Anatomico stabile per l’inse- di a Paolo Gaddi che la tenne per un
gnamento dell’Anatomia. Tale proget- trentennio. Gaddi dedicò molte delle
to però non venne realizzato nel nuovo sue attività non solo all’insegnamento
Palazzo Universitario ma si pensò di dell’Anatomia ma anche alla ricerca mi-
ubicarlo all’interno dell’area dell’Ospe- croscopica, tanto che nel 1858 chiese a
dale e scelsero “di concerto con il Sig.r GiovanBattista Amici, illustre ingegne-
Professore D.re Scarpa” dove si trovava re specializzati in ottica, di fornirgli uno
l’antica chiesetta di S. Nicolò. dei suoi microscopi che ancora oggi vie-
Il 20 gennaio 1775 il Professor Scarpa ne conservato nel Dipartimento Chirur-
8 tenne la sua prima lezione di Anatomia gico Medico e di Scienze Morfologiche.