Page 12 - Il restauro del Teatro Anatomico
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Generale dei Poveri, per una somma “all’intorno nel teatro” era costituito
di lire 5.475.6.8, cui si aggiunsero da “cinque ordini di sedili di legno ad
lire 23.462.4.1 per i lavori di risiste- uso di anfiteatro colorati verde e ros-
mazione dell’esterno. so con bugne rabescate”.
Il Teatro Anatomico fu inaugurato All’inizio del successivo anno acca-
ufficialmente il 23 gennaio 1775 con demico, l’11 dicembre 1775, Scarpa
una apprezzatissima lezione in latino “aprì la nuova Scuola dell’Arte Oste-
dello stesso Scarpa, come ricorda il tricia colla recita di un dotto ragio-
“Messaggiere di Modena” del 25 gen- namento”, come si legge nel “Mes-
naio 1775, anche se i lavori non erano saggiere di Modena” del 13 dicembre
ancora terminati: mancava infatti il 1775. Il Magistrato sopra gli Studi
selciato del Teatro che fu completato aveva anche stabilito che nel Teatro
il 10 aprile 1775. Anatomico fossero metodicamente
A conclusione dei lavori, Lorenzo istruite da Scarpa, in una scuola sepa-
‘Ricostruzione approssimativa della pianta
originale del Teatro Anatomico e del suo edifizio’
1, torre del Teatro; 2, atrio; 3, 3, portico; 4 e 4, stanze
a sinistra e a destra del Teatro; 6, 5 e 5, 6, stanze a
sinistra e a destra dell’atrio, contigue al portico.
Toschi il 16 maggio 1775 redasse un rata, le levatrici. Per meglio svolgere
“Estratto di perizia di collaudo del le lezioni di Ostetricia Scarpa realiz-
Teatro Anatomico” in cui descrisse zò, nella sala contigua al Teatro Ana-
la struttura costituita da un imbuto di tomico, un Museo Ostetrico nel quale
legno con comodi sedili per gli stu- furono collocate su appositi scaffali
denti. Si trattava di un vero e proprio le preparazioni anatomiche e in parti-
anfiteatro completo, ad ellissi allun- colare le cere realizzate dallo scultore
gata perpendicolarmente all’atrio, ma bolognese Giovan Battista Manfredi-
tuttavia meno alto e meno stretto di ni (1742-1789). Solo dopo la Restau-
quello realizzato a Padova su proget- razione, nel 1815, arrivò a Modena
to dell’Acquapendente e con gradi- lo “studio di ostetricia”, ovvero le
nate più larghe e fornite, almeno in terrecotte ostetriche realizzate a Bo-
parte, di panche: poteva contenere logna dallo stesso Manfredini, tra le
quattrocento persone. In un inventa- quali figuravano otto busti di donne
rio del 1788 redatto sotto la supervi- di cui sei raffigurate in avanzato stato
12 sione di Scarpa si legge che l’arredo di gravidanza e due figure femminili