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Brain-Inspired Computing:




                  frontiera tra Elettronica e Neuroscienze





                  Le sinergie tra elettronica e neuroscienze guideranno la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale




                  Professor Francesco Maria Puglisi, è possibi-  tanti e in tempi troppo dilatati. Di recente, stiamo   cativi risultati, testimoniati da una nutrita produzio-
                  le replicare le singolari capacità del cervello   cercando, in sinergia con i colleghi neuroscien-  ne scientifica, dalla pubblicazione sulla piattaforma
                  umano e trasferirle ai sistemi elettronici?  ziati, di ripensare l’hardware grazie a dispositivi   www.nanohub.org del modello di un dispositivo
                                                             nano-elettronici innovativi, ispirandoci a neuroni   neuro-sinaptico e dal deposito di un brevetto per un
                  Saremmo ottimisticamente tentati di dire sì, ma   e sinapsi. Su questo tema siamo anche coinvolti
                  la domanda merita più attenzione. Di recente, ri-  in un importante progetto di ricerca europeo ini-  circuito innovativo da noi sviluppato. Inoltre, con
                  sultati rilevanti in questo settore hanno permes-  ziato a gennaio 2020: BEFERROSYNAPTIC.  i colleghi di dipartimento Prof. Pavan e Calderara,
                  so innovazioni straordinarie (come la vettura a                                      ed al Prof. Mapelli (Dipartimento di Scienze Bio-
                  guida autonoma), grazie alla possibilità, fino a   Di cosa si occupa, in particolare, il progetto   mediche, Metaboliche e Neuroscienze), abbiamo
                  pochi anni fa impensabile, di implementare nei   BEFERROSYNAPTIC?                    organizzato la prima edizione del “Brain-Inspired
                  sistemi elettronici algoritmi capaci di apprende-  È un progetto finanziato dalla Commissione Eu-  Computing Workshop” che ha visto la presenza di
                  re, in modo simile al cervello. Il risultato è stra-  ropea che si propone di integrare dispositivi na-  relatori di altissimo livello, riscuotendo notevole en-
                  ordinario, tanto che termini come “Intelligenza   no-elettronici emergenti (basati su innovativi   tusiasmo e promuovendo la creazione di un network
                  Artificiale” e “Sistemi Autonomi” sono sempre   materiali ferroelettrici) in architetture di calcolo   nazionale di esperti. Stiamo ora organizzando la se-
                  più diffusi anche tra i non addetti ai lavori. Tut-  non convenzionali per realizzare un processore   conda edizione, con l’obiettivo di creare un evento
                  tavia, i progressi nello sviluppo di tali algoritmi   neuromorfico, in grado di elaborare l’informazio-  di riferimento per la comunità scientifica italiana ed
                  si scontrano con un prezzo troppo alto da paga-  ne alla stregua del cervello umano, consumando   internazionale impegnata in queste tematiche.
                  re: l’energia richiesta dai computer per eseguire   pochissima energia. Vi partecipano undici tra cen-
                  complesse elaborazioni in tempi ragionevoli.  tri di ricerca, Università ed industrie di massimo

                  Quindi, cosa manca all’Intelligenza Artificiale per   rilievo con sede in Germania (NaMLab, Università
                  innescare una vera rivoluzione “a tutto tondo”?  di Dresda, Centro di Ricerca “Helmholtz”, Univer-
                                                             sità di Bielefeld, XFAB), Francia (CEA), Svizzera
                  Lo sviluppo di algoritmi è fondamentale, ma la   (IBM, Università di Zurigo, ETH), Grecia (Centro
                  vera  rivoluzione  dell’intelligenza  artificiale  av-  di Ricerca “Demokritos”) ed Italia (Consorzio Na-
                  verrà quando i computer saranno strutturalmente   zionale Interuniversitario per la Nanoelettronica –
                  più simili al cervello, permettendo agli algoritmi   IU.NET – con l’Università di Modena e Reggio
                  innovativi di poter essere eseguiti in tempi rapi-  Emilia e l’Università di Udine).
                  di e con poca energia. Attualmente, il computer
                  più potente al mondo si avvicina alle prestazioni   Quali le competenze messe in campo e le ini-
                  del cervello umano ma richiede, secondo stime   ziative intraprese dall’Università di Modena e
                  ottimistiche, oltre 50000 volte più energia (ed oc-  Reggio Emilia in BEFERROSYNAPTIC?
                  cupa la superficie di due campi da basket). Affin-  Siamo coinvolti nella caratterizzazione elettrica e
                  ché l’intelligenza artificiale diventi pervasiva c’è   nella modellizzazione di dispositivi nano-elettronici
                  bisogno di ripensare l’hardware (i computer), non   ferroelettrici che costituiranno le “sinapsi elettroni-
                  solo il software (gli algoritmi). Senza questa in-  che”, oltre che nello sviluppo di circuiti neuro-si-
                  novazione, l’intelligenza artificiale potrà arrivare   naptici. Ciò è possibile anche grazie alla dotazione
                  ai dispositivi periferici solo con la trasmissione di   strumentale all’avanguardia del Laboratorio Stru-
                  enormi quantità di dati, a costi energetici esorbi-  mentazione del DIEF. Abbiamo già ottenuto signifi-

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