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La laurea “honoris causa in Ingegneria
del Veicolo” al costruttore
che si ispira a Leonardo
molto solenne, suggestiva ed anche
PH: MARCHESE na come non mai, del Dipartimento
emozionante, nell’aula magna, pie-
d’Ingegneria “Enzo Ferrari”, gli ha
conferito la laurea “honoris causa in
Ingegneria del Veicolo”. Alle parole
introduttive del Magnifico Rettore
prof. Angelo O. Andrisano, che ha
sottolineato “questa laurea, che è
conferita soltanto a persone che,
per opere compiute o pubblicazioni
fatte, sono venute in meritata fama
di singolare perizia, Unimore è or-
gogliosa di concederla ad un profes-
sionista di altissimo profilo che nella
sua carriera imprenditoriale, spinto
da una grande passione, è riuscito
a fare proprie due frasi di Leonar-
do da Vinci ‘Arte e Scienza possono
camminare mano nella mano e i det-
tagli fanno la perfezione e la perfe-
La consegna della laurea 'honoris causa' a Horacio Pagani da parte del Magnifico Rettore Prof. Angelo O.Andrisano . zione non è un dettaglio’”, ha fatto
seguito la laudatio per il conferimen-
Chi ha la fortuna di entrare nell’ufficio di Horacio Pagani, Fondatore e Chief to tenuta dal prof. Francesco Leali, Presidente del consiglio di corso di studio
Designer della Pagani Automobili, nel nuovissimo stabilimento (che in famiglia del corso di laurea interateneo in “Advanced Automotive Engineering”. “An-
chiamano “factory”) a San Cesario sul Panaro (pochi km da Modena), rima- ch’io vorrei iniziare la mia laudatio citando, come il nostro Rettore, un aforisma
ne colpito dal grande quadro che raffigura l’Uomo Vitruviano di Leonardo da di Leonardo ‘chi non ama la vita non la merita’ perché so che è sempre stata
Vinci, il più famoso disegno al mondo e che rappresenta l’unione simbolica la fonte d’ispirazione di Horacio Pagani fin dai tempi dell’infanzia. Una lucida
tra arte e scienza. Un devotissimo rispetto di Pagani (tanto che il primogenito follia di accanito sognatore per avere la forza di disegnare il suo futuro, quello
si chiama Leonardo n.d.r.) verso colui che è considerato uno dei più grandi di dare forma ai suoi progetti infantili: l’auto più bella del mondo. Percorro
geni dell’umanità e che Pagani stima suo mentore nella realizzazione di auto- brevemente la sua storia: 1993, Pagani è in Italia da 10 anni e collabora da tem-
mobili pensate e create proprio nell’ottica di quella scienza di cui Leonardo da po con la Lamborghini ma è anche l’anno in cui inizia a progettare un’auto da
Vinci parlava. Perché motori, telai e meccanica si fondono perfettamente con sogno grazie a Manuel Fangio, argentino come lui e che chiama, in onore di un
un design da poter essere definiti arte pura. Il geniale Horacio Pagani è nato vento della sua terra, Zonda. 1997, dopo quattro anni quell’idea diventa realtà
in Argentina a Casilda nel 1955, ma ormai è modenese sotto tutti gli aspetti. Il e la Lamborghini, che ha fiutato il business, gli propone di acquistare la Zonda
19 giugno scorso, l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia durante una cerimonia per farne il veicolo del proprio rilancio. Se Pagani avesse accettato sarebbe di-
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