Page 5 - Bilancio di genere 2019 - approvato giugno 2021
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Nota Introduttiva







                   Il bilancio di genere è uno strumento finalizzato a sostenere le amministrazioni a
            comprendere l’effetto dei propri programmi di spesa e delle proprie politiche su donne e
            uomini e sull’eguaglianza di genere. Se già nella Conferenza delle Nazioni Unite di Pechino
            del 1995 è contenuto un esplicito riferimento alla necessità che i governi attuino il gender
            mainstreaming in tutte le politiche e i programmi, nel nostro ordinamento il riferimento al
            Bilancio di genere è esplicito sia nella  Direttiva del Ministro per le riforme e le innovazioni
            nella P.A. e della Ministra per i diritti e le pari opportunità del 23 maggio 2007 che nel Decreto
            Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.


            Le Università Italiane, nella stesura del bilancio di genere possono avvalersi di Linee Guida
            stilate nel 2018 dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di  Parità delle Università
            Italiane (Addabbo et al. 2018) e delle Linee guida per il Bilancio di Genere negli Atenei
            italiani a cura del Gruppo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane per il Bilancio
            di Genere. Entrambe le linee guida sono prese in considerazione nella stesura del Bilancio
            di genere dell’Università di Modena e Reggio Emilia.



            Il bilancio di genere rientra tra i compiti propositivi assegnati ai Comitati Unici di Garanzia
            nella Direttiva Ministro per la Pubblica Amministrazione – Ministra per le Pari Opportunità
            del 4 marzo 2011 “Linee guida sulle modalità di funzionamento dei CUG”. Il Piano Triennale
            delle Azioni Positive 2019-2021 di Unimore comprende al suo interno come terzo obiettivo
            il Bilancio di genere e la costruzione di un sistema di indicatori di genere.



            Una prima  esperienza di  bilancio di genere in  via sperimentale è stata effettuata con
            riferimento al bilancio del 2012 adottando l’approccio ben-essere e riclassificando le voci di
            bilancio in relazione all’impatto di genere dei programmi di spesa su lavoro e istruzione
            rispetto con un’analisi comparata con Università Pablo de Olavide di Siviglia (Addabbo,
            Gálvez-Muñoz,  Rodríguez-Modroño, 2015).



            In coerenza con l’obiettivo  del  Piano di  Azioni Positive si riprende in questo  anno
            accademico l’esperienza del Bilancio di genere nell’Ateneo. Un bilancio di genere che si
            inserisce  nel  ciclo di bilancio  (Figura 1)  e si  avvale, per  la  sua implementazione, delle
            competenze espresse dalle diverse direzioni e da esperti ed esperte nel Comitato Tecnico
            Operativo (Figura 2).



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