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Scaffold




                  Potenzialità applicative derivanti dalla ricerca di base


















                    Fig. 1


                  Chiediamo alla Prof.ssa Carla Palumbo, coordi-  tilità di applicazione. Focalizziamo l’attenzione   turalmente decellularizzati, presenti nel bulbo
                  natrice della sezione, quali sono le linee di ricer-  su due filoni, che attualmente si stanno percor-  oculare di vertebrati inferiori con occhi sporgen-
                  ca principali delle Sezione di Morfologia umana.  rendo: gli ossicini sclerali (un materiale presente   ti (quali uccelli, rettili, pesci), situati al confine
                                                             in natura e naturalmente decellularizzato) e vari   sclero-corneale ed aventi lo scopo di proteggere
                  Nella sezione coesistono anime diverse che
                  svolgono ricerche in ambiti differenti dalla rige-  scaffold sintetici di natura polimerica e con geo-  il  bulbo oculare  dalla  deformazione  durante  il
                  nerazione ossea e l’interazione muscolo-schele-  metria “a graticcio” tridimensionale.  volo o il nuoto (Fig. 1), che mostra a sinistra un
                  trica, ai biomateriali, al signalling nucleare, alle   I primi, che hanno il grosso vantaggio di essere   bulbo oculare di galliforme, al centro un ossi-
                  potenzialità  delle  cellule  staminali  del  fluido   disponibili a costo zero (perché scarti di macel-  cino sclerale isolato e a destra un’immagine al
                  amniotico e al ruolo degli esosomi da esse deri-  leria aviaria) sono in grado di consentire la diffe-  SEM che evidenzia assenza di osteociti nella
                  vanti,  alle  fosfolipasi  fosfoinositide-specifiche,   renziazione sia di cellule endoteliali (pre-requisi-  matrice di ossicini sclerali.
                  allo studio di marker di neoplasie.        to fondamentale per l’osteogenesi) sia di cellule   Contrariamente a tutti gli altri segmenti schele-
                  Abbiamo peraltro più spunti comuni sui quali   osteogeniche. Essi, pertanto, potrebbero essere   trici, essi non devono essere suscettibili di rimo-
                  convergere. Uno di questi è l’identificazione di   sfruttati per promuovere la rigenerazione ossea in   dellamento per struttura e consistenza sulla base
                  scaffold, naturali o sintetici, che offrono versa-  caso di lesioni a riparazione non spontanea.  delle esigenze metaboliche dell’organismo. Per
                                                             I secondi, che possono essere di composizione   impedire il rimodellamento osseo, che è modu-
                                                             e geometria differente (a seconda delle esigen-  lato dagli osteociti (cellule mature che abitano
                                                             ze), vengono “stampati” con le moderne tecno-  all’interno della matrice ossea), una volta rag-
                                                             logie 3D e utilizzati per scopi e ambiti diversi,   giunta la taglia definitiva, gli osteociti degli os-
                                                             quali la creazione di un ambiente tridimensio-  sicini sclerali vanno massivamente incontro ad
                                                             nale in vitro (che sia in grado di mimare meglio   apoptosi (morte programmata). Essi sono, per-
                                                             la condizione in vivo, rispetto al contesto bidi-  tanto, ossicini naturalmente decellularizzati. È
                                                             mensionale delle classiche colture), o l’utilizzo   stato dimostrato che se messi in coltura con cel-
                                                             come riempitivi o supporto per la colonizzazio-  lule endoteliali o cellule della linea osteogenica
                                                             ne cellulare in vari tessuti.             promuovono, rispettivamente, l’arrangiamento
                                                                                                       delle cellule endoteliali in cordoni circolari che
                                                             Cosa sono gli ossicini sclerali?
                                                                                                       assomigliano alle maglie di una rete (che mima-
                                                             Gli ossicini sclerali sono particolarissimi e pic-  no la formazione delle gemme vascolari) e la
                                                             coli segmenti ossei quadrangolari (di circa 4mm   differenziazione di cellule di tipo osteoblastico.
                    Pr
                    Prof.ssa Carla Palumboof.ssa Carla Palumbo
                                                             x 3mm, con uno spessore di circa 0,2 mm), na-  A proposito degli ossicini sclerali, recentemente
                                                                                40
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