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Se la cultura fosse misurabile in lunghezza e larghezza, in altezza e vo-
lume, in metri quadrati e cubi, Modena occuperebbe un posto di tutto
rilievo nella graduatoria delle città “colte” del nostro Paese. E forse non
solo del nostro Paese. È l’impressione che si ricava sfogliando questo
prezioso volume delle Edizioni Artestampa che in poco meno di 400
pagine illustra, in testi e in immagini, la vastità di ciò che possiamo
definire a tutti gli effetti l’edificio della cultura modenese.
Il volume non si limita a ripercorrere la lunga e gloriosa vicenda di
un’istituzione culturale tra le più antiche della Penisola, dagli esordi di
Pillio da Medicina, illustre giurista, alle attuali ricerche che si collocano
sulle nuove frontiere della ricerca e della terza missione universitaria.
Il volume è una vera e propria mappa del sapere, con le sue strade, i
suoi palazzi, i suoi collegamenti, i suoi reticoli di relazioni materiali e
immateriali tra luoghi, persone, istituzioni che trovano il loro snodo
principale nell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Di questa rete è parte integrante la Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena che in questi anni, non solo per dovere istituzionale ma per
profonda convinzione e spirito di missione, ha mantenuto un rapporto
costante e fattivo con il mondo della cultura, alla ricerca di un dialogo
sempre più stretto tra umanesimo, scienza e tecnologia.
A tanta produzione di sapere e a tanta passione per la ricerca – a dire
il vero – fanno talvolta difetto, la consapevolezza e l’orgoglio. Con-
sapevolezza di possedere un patrimonio straordinario di conoscenza;
orgoglio di appartenere a una comunità che ha prodotto un capitale
inestimabile di competenze e intelligenza. Questo libro ce lo ricorda,
meritoriamente, e mostra quanto il bene di una comunità dipenda
dalla virtù della sapienza.
Ma anche – non va dimenticato – da un’operosità che di sapere si nutre
e, a sua volta, alimenta nuovo sapere attraverso lo scambio tra cultura
materiale e produzione scientifica. Da questo circolo virtuoso nasce il
legame tra Modena e la sua università ed è anche grazie a quel legame
che la nostra città ha potuto conoscere una lunga stagione di sviluppo
e ha saputo reagire, meglio di altre, ai momenti di maggiore difficoltà.
Paolo Cavicchioli
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
If culture could be measured in length and width, height and volume,
square and cube metres, Modena would rank among the top Italian
“cultured” cities. And maybe not only among Italian cities. That is the
impression you get when leafing through this valuable book published
by Edizioni Artestampa, which in less than 400 pages of texts and im-
ages illustrates the magnitude of what may be truly defined the build-
ing of Modena culture.
This volume does not only go through the long and honourable his-
tory of a cultural institution among the oldest of our Peninsula, from
the beginning with the famous jurist Pillio da Medicina to the current
research activities taking place on the new frontiers of research and
third university mission.
It is a real map of knowledge, with its streets and buildings, routes, grids
of material and immaterial relations among places, people, institutions,
for which the University of Modena and Reggio Emilia is the main hub.
An integral part of this network is the “Fondazione Cassa di Risparmio
di Modena”, which over these years has kept a constant and factual re-
lationship with the world of culture, not only to fulfil its institutional
duty but also as a result of a strong belief and spirit of mission, with
the purpose of having humanism, science and technology talk to each
other and cooperate.
Actually, this great production of knowledge and passion for research
sometimes lacks awareness and pride. The awareness of holding an ex-
traordinary heritage of knowledge; pride for belonging to a commu-
nity that gave rise to an invaluable richness of skills and intelligence.
This book laudably reminds it to us and shows the extent to which the
welfare of a community relies on virtue and wisdom.
But we should not forget that it is also the result of an industriousness
nourished by knowledge, and in turn feeds a new knowledge through
the exchange of material culture and scientific output. The bond be-
tween Modena and its university stems from this virtuous circle, giving
our city the opportunity to live a long-lasting era of development and
face difficult times much better than other cities.
Paolo Cavicchioli
President of the Fondazione Cassa di Risparmio di Modena