Page 69 - Bilancio di genere 2021
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comunicazione  e  alla  dimensione  della  cura:  sono  donne  il  54,5%  delle  Professoresse
             Associate di Comunicazione ed economia, il 63,2% a Scienze Biomediche, metaboliche e
             Neuroscienze, il 63,9% a Educazione e Scienze Umane (56,5%).

             Una  presenza  inferiore  alla  media  generale  si  osserva  invece  tra  le  Professoresse  di
             Chirurgia, Medicina e Odontoiatria (33,3%), di Giurisprudenza (33,3%), Ingegneria (26,9%)
             e di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-infantili e dell’Adulto (24,1%). Unica disciplina
             STEM con una presenza femminile superiore alla media è quella presso il Dipartimento di
             Scienze Fisiche, Informatiche e matematiche (48,4%).

             Osservando il dato sulle retribuzioni, la componente variabile incide, come già sottolineato,
             sulla differenza tra il tasso di femminilizzazione in termini quantitativi e quello invece riferito
             alle retribuzioni. La possibilità di accedere alle componenti variabili della retribuzione varia
             a seconda delle discipline. Per tale motivo, considerando che la differenza tra il tasso di
             femminilizzazione riferito alle persone e quello riferito alla retribuzione è per tutto l’ateneo di
             UNIMORE di -3,3%, questa differenza è più elevata nei Dipartimenti di Scienze Biomediche,
             Metaboliche e Neuroscienze (-11,7%), di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-infantili e
             dell’Adulto (-6,7%).

             Opposto andamento, per il quale il tasso di femminilizzazione delle retribuzioni è superiore
             a  quello  dei  professori  ordinari  si  rileva  soprattutto  nel  Dipartimento  di  scienze  umane
             (+4,7%), di Giurisprudenza (+6,7%) e del Dipartimento di Economia Marco Biagi (+3,4%).
             L’analisi del tasso di femminilizzazione delle varie tipologie di retribuzione, per numero di
             persone coinvolte e per entità della retribuzione complessivamente conseguita conferma un
             equo  trattamento  economico  per  la  parte  di  retribuzione  fissa,  dal  momento  che  la
             percentuale di Professoresse Associate di UNIMORE (43,6%) coincide all’incirca con la
             percentuale delle risorse ad esse dedicate, anzi è pure lievemente maggiore (44,4%).

             Anche per la parte accessoria della retribuzione non si osserva una significativa differenza
             di genere: il tasso di femminilizzazione delle risorse è infatti di poco inferiore al tasso di
             femminilizzazione delle persone coinvolte (44,5% contro il 46,3%).

             Nelle altre tipologie di componente variabile della retribuzione si colgono invece differenze,
             dal momento che i Compensi Ospedalieri della Libera professione riguardano donne per il
             23,5% ma accedono solo al 10,7% del totale dei compensi di questo tipo, così come la
             retribuzione per attività in conto terzi vede una presenza di donne per il 17,9% in termini
             numerici e per il 5,2% in termini finanziari. Una maggiore corrispondenza, seppur sempre
             inferiore per il dato finanziario, si riscontra per i compensi Ospedalieri non riferiti alla libera
             professione,  per  i  quali  il  30,5%  delle  donne  che  maturano  questo  tipo  di  compenso
             conseguono complessivamente il 24,3% delle risorse.













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